blog

Filtri

A cosa stai pensando?

Ebbene sì: ogni essere umano di sesso maschile del pianeta ha dovuto confrontarsi almeno una volta nella vita con questa domanda. Per una legge naturale di jella cosmica, quasi sempre il fatidico "a cosa stai pensando?" salta fuori nei momenti meno opportuni, come quando state finalmente avendo la meglio all'ultimo livello del vostro sparatutto preferito contro un centinaio di zombies idrofobi e particolarmente resistenti, o state guardando la partita chiave del campionato, o siete stretti in un abbraccio appassionato, oppure state cimentandovi, incoraggiati dal vostro prof. di matematica, con il bungee jumping su un dirupo alpino. In qualunque attività siate impegnati, dovete replicare con una risposta completa e soddisfacente, o sarete accusati di Nascondere I Vostri Veri Sentimenti. Il che significa, ovviamente, passare la settimana successiva vittime delle più tremende torture psicologiche o perseguitati da musi lunghi un chilometro e sguardi lacrimevoli. Quindi, dovete uscirvene con qualcosa. E deve essere convincente. Ora, la domanda che sorge spontanea è: PERCHE' le ragazze vogliono sempre sapere a cosa pensa il proprio boyfriend? Andate da una ragazza e chiedetele a cosa sta pensando. Vi risponderà quasi certamente cose di questo tipo: "Principalmente, sto pensando alla festa a cui devo andare sabato, e a come farò a trovare un regalo per il compleanno di Manu in meno di due giorni.Poi sto pensando al compito di storia che mi attende la prossima settimana che non so se riuscirò a fare in maniera decente, e poi se avrò il tempo di andare in palestra nel pome. Inoltre mi chiedo se non sia troppo tardi per i biglietti del concerto a cui tenevo tanto. E poi sto pensando che mi piacerebbe fare uno spuntino." Lei non solo sta pensando a qualcosa: sta pensando a quattro cose contemporaneamente! Se glielo richiedete dopo cinque minuti, lei starà ancora pensando. Le ragazze pensano sempre, e spesso ad argomenti pratici. Il modo migliore per impedire alla vostra ragazza di chiedervi continuamente a cosa state pensando è di avere pronte ogni volta delle risposte preconfezionate. Eccone qualcuna, attendibile e sperimentata, con i suoi pro e contro: "Sto pensando a come sarebbe bello rimanere stasera insieme a casa davanti al fuoco, come in un film." Pro: Romantico. Sembra un pensiero sincero. Contro: Richiede un caminetto (o un pavimento ignifugo ed un sistema di ventilazione). Inoltre momenti romantici aumentano esponenzialmente la probabilità di domande del tipo "A cosa stai pensando?" "Sto pensando a quanto ti amo." Pro: Di solito provoca una risposta positiva che non abbisogna di ulteriore conversazione; in alcuni casi è anche vero. Contro: Se abusate della risposta, lei si accorgerà del trucco e allora sarete in grossi, grooossi guai. "Mi stavo chiedendo se ci sia vita su altri pianeti." Pro: Evidenzia profondità di pensiero cosmico. Contro: Lei potrebbe pensare che sia il preludio alla stessa "ufomania" che affliggeva il suo ex, fissato con gli alieni ed emulo di Fox Mulder. "Stavo immaginando, se fossi un animale, che animale potrei essere." Pro: Fantasioso; la impegna per un certo tempo a cercare la giusta collocazione nel regno animale. Contro: Potrebbe pensare ad una somiglianza con la marmotta o la puzzola, oppure potrebbe attraversare tutto il regno animale fino ad arrivare agli invertebrati, agli organismi monocellulari e ai batteri intestinali. "Stavo pensando a cosa significano veramente le parole di "Dust in the wind"." Pro: Mostra profonda conoscenza musicale dei classici del rock, che fa sempre molto figo; come ultima risorsa, se la conversazione langue e non siete stonati come campane, potete sempre cantare. Contro: Se lei è una conoscitrice del rock anni ‘70, potrebbe finire in una complicata discussione sulla diversa profondità di "Dust" e "Dream On" degli Aerosmith. Ricordate comunque che queste risposte non devono mai sostituire un pensiero vero, se c’è. Se vi trovate per una fortunata coincidenza ad averne uno nel momento in cui lei ve lo chiede, tiratelo fuori senza paura, a meno che non sia qualcosa del tipo "Pensavo... chissà se abbiamo segnato" o "Adoro le alette di pollo fritto". Con un pò di pratica dovreste raggiungere risultati accettabili.

34

17033

0

Souvenirs

Quando si visitano luoghi lontani o rinomate attrazioni turistiche quasi sempre, nelle vicinanze dei momumenti più celebri, sono concentrati non meno di dieci negozietti per metro quadrato di orripilanti souvenirs , spesso veri e propri inarrivabili capolavori kitsch, che i più non si sognerebbero di regalare neanche al peggior nemico. Evidentemente però esiste molta gente malevola che ha molti nemici, o più probabilmente questi oggetti hanno un potere di attrazione miracoloso; così l'orrida paccottaglia vende e l'ineffabile arte del souvenir improponibile prospera. C'è però anche chi dai souvenirs trae ispirazione per foto originali e curiose. Michael Hughes, è un turista inglese a tempo pieno che ha visitato oltre 200 Paesi e che nel suo viaggiare si è reinventato le classiche foto/cartolina che facciamo un pò tutti durante le nostre vacanze. "La prima cosa che faccio quando arrivo a destinazione è comprare un souvenir tipico del posto" racconta Michael.Poi si piazza con la fotocamera davanti al soggetto prescelto e si diverte a sostituirvi o a sovrapporvi il gadget trash teneramente acquistato. Un assaggio dei divertenti risultati potete vederlo in questa piccola galleria. Cadillac ranch, Amarillo, USA Brandenburger Tor, Berlino, Germania Regent Street, Londra, Gran Bretagna Loreley, presso St. Goarshausen, Germania New York, USA Amsterdam, Olanda Palazzo reale Sanssouci, Potsdam, Germania Castello di Schönbrunn, Vienna, Austria Vienna, Austria

5

7644

0

Studentest

La scuola è una guerra. Per sopravvivere è necessario avere intuito, genio e predisposizione naturale. Questo test servirà a farti capire di che pasta sei fatto. 1) Fine delle Medie. Bisogna scegliere le Superiori. I professori, valutato il tuo rendimento, consigliano ai tuoi genitori di iscriverti:A) Ad un liceoB) Ad un istituto professionaleC) Al riformatorio 2) Il bidello entra in classe con faccia funerea: la vecchia, severissima, professoressa di matematica è morta. Investita e piallata da una betoniera. Come reagisci?A) Scoppi in lacrime.B) Ti sfreghi le mani soddisfatto: niente interrogazione oggi!C) Dai il via alle danze. 3) L’assemblea studentesca è un’ottima occasione per:A) Apprendere problematiche troppo spesso trascurate dai programmi ministerialiB) Schiacciare un pisolinoC) Attaccare bottone con nuovi/e ragazzi/e. 4) Hai preso 3 nel compito di matematica. Come reagisci?A) Studi giorno e notte per recuperare col prossimo compitoB) Accetti senza opporti i ceffoni di tuo padreC) Esulti perché hai mantenuto la media 5) Sei convocato dal preside, cosa porti con te?A) Il diarioB) Diario + genitore o "chi ne fa le veci"C) Pane e salame perché al vino ci pensava lui 6) Domanda di storia: chi o cosa era "Catilina"?A) La catenella dello sciacquone nei gabinetti.B) La catena delle vecchie biciclette per bambini.C) Un uomo politico romano accusato da Cicerone. 7) Durante una noiosissima lezione di storia, ti addormenti. Al tuo risveglio, cosa dici all’insegnante?A) Mi perdoni, la imploro!B) Devono essermi rimaste sullo stomaco le cozze mangiate a colazione.C) Le spiace far silenzio 5 minuti? Starei cercando di dormire! 8) Stai frugando nella borsetta della professoressa di lettere per cercare il testo della verifica del giorno dopo. L’insegnante ti coglie sul fatto. Che dirle?A) "La prego, non mi porti in prigione!"B) "Guardavo se c’era qualche caramella" C) "E’ stata lei a rubarmi la merenda?" 9) Parlando con una compagna ti capita di dire: "lo sanno tutti, che il prof. di matematica è un ignorante da competizione!". Con orrore noti che il suddetto prof, alle tue spalle, ti sta guardando sbalordito. Devi fargli credere che abbia "sentito male". Decidi allora di ripetere una frase qualsiasi, molto simile alla precedente, che ti scagioni. Cosa dici? "Lo sanno tutti che il prof di matematica…A) è un conturbante istrione"B) ha un idrante sul balcone"C) fa uno strabiliante zabaione" 10) Il bullo della scuola, davanti a tutti, ti ha preso a sberle. Che fai?A) Lo dici al preside.B) Fai finta di niente, sperando che non succeda più.C) Ti annoti i suoi strafalcioni e li segnali al sito di Comix! Profili: Maggioranza di risposte A: Sei un tale zerbino che i prof stanno meditando di scriverti "welcome" sulla schiena. Triste, spione, pure un po’ palloso: i compagni di classe non ti reggono e anche la tua famiglia in fondo in fondo non ti vede di buon occhio. Ma guarda te che razza di gente visita il nostro sito! Maggioranza di risposte B: Potresti fare di meglio. Ti concedi qualche sprazzo di ribellione, ma spesso e volentieri subisci la scuola e i professori. Con un pizzico d’impegno migliorerai. Maggioranza di risposte C: sei furbo e cinico. Hai capito che gli anni di scuola sono tappe della vita come tutte le altre, da affrontare con cialtroneria e pressappochismo, senza darsi troppo pensiero di quel che sarà. Riesci ad uscire brillantemente da qualsiasi impaccio e in ogni caso sai che, se proprio qualcuno è costretto a soffrire, è meglio che sia un professore. Bravo!

121

12979

0

Pubblicitando

Per rendere gloria e onore ai protagonisti e al loro genio, ecco qui di seguito tre video che meritano i riflettori e un sentito applauso. Il primo è una libera interpretazione di un noto spot della Tim con rocambolesco finale che vede un'intera classe come interprete: eccezionale! Il secondo è una fantastica rivisitazione della pubblicità del Parmigiano Reggiano a cui va anche una menzione particolare per i costumi! E per finire, cari comixiani,vi ricordate lo spot di quest'anno con la Fata Turchina e il Pinocchio dal naso allungabile?Pare sia piaciuto.Ecco tre straordinari comixiani-attori che l'hanno recitato nella strada sotto casa.La resa è da youtube, ma per noi vale l'oscar per i migliori comixiani protagonisti!Godetevi quindi Il fato della Fata!

5

8061

0

Nel mio mondo ideal…

All'inizio fu Arcimboldo... Poi (dopo un bel pò) fu Carl Warner. Carl Warner è un geniale fotografo (le cui creazioni molti di voi avranno potuto ammirare in qualche pubblicità) che elabora in modo estremamente originale i suoi paesaggi utilizzando per le sue scenografie solo prodotti commestibili. Warner dovrebbe avere un'apposita licenza perchè se hai fame le sue foto possono avere effetti devastanti, dare origine a fiumi di bava e a nefaste fantasie in cui ci si rotola felici in un mondo ideale fatto di distese di prosciutti succulenti e mozzarelline invitanti... Leggenda narra che abbia iniziato a creare i suoi foodscapes (unione delle parole "cibo" e "paesaggio") per convincere i propri figli a mangiare più frutta e verdura, tentativo nel quale il nostro prode creativo è miseramente fallito consolandosi con il fatto che, perlomeno, la cocciuta prole non gioca col cibo più di quanto non faccia lui stesso... Carl combina diverse immagini per creare scenari fantastici in cui il senso della profondità viene dato dal posizionamento a strati dei prodotti culinari e dall'utilizzo di tavoli lunghi 2,4x1,2 metri.Warner distribuisce gli "ingredienti" e li fissa con l'aiuto di supporti in polistirolo, colla e spilli. La preparazione della scena è piuttosto complessa e richiede giorni di lavorazione per il completamento di un solo foodscape. Dietro alla disposizione degli alimenti c’è un attento studio sulla prospettiva e i vari strati dell’immagine vengono fotografati in fasi successive per evitare che la distesa alimentare disposta sul tavolo deperisca.La forma dei protagonisti commestibili degli scatti deve essere quanto più simile possibile a quella degli elementi naturali che si intende riprodurre, così da riuscire ad ingannare l’occhio dell’osservatore.Infine gli scatti vengono ritoccati e migliorati al pc. Abbiamo così, per la gioiosa salivazione delle nostre papille gustative, golose città di formaggio, muri di riso, ombrelloni di funghi, alberi di broccoli, rocce di patate, nuvole di mozzarella, torri di carota, tramonti di radicchio rosso e colline di pancetta, cipressi di bacon e morbide onde di salmone affumicato. La cura dei dettagli è altissima e il risultato raggiunge impressionanti livelli di realismo. Osservando queste foto, dite la verità, non vi viene un certo languorino? In questa bucolica scena ispirata alla campagna italiana alcuni degli elementi cibari presenti sono un carrello fatti con parti di lasagna, campi di grano e muretti di farro, nuvole di mozzarelle, alberi di prezzemolo e peperoncino verde, cespugli di basilico. Sullo sfondo una ridente cittadina di formaggio. Alberi di broccoli, candide nuvole di cavolfiore e montagne di... pane. Un arcobaleno perfetto al di là del bosco di prezzemolo e i lontani monti di patate... sembra anche a voi di intravedere un picco ravioliforme? Pane, grissini, prosciutto e salame danno vita al sogno proibito di ogni amante del salume che si rispetti... Qui il sogno proibito è declinato in versione mortadellosa con accenni di pancetta sulle collinette... solo a rimirare cotanta abbondanza il limite massimo colesterolo si potrebbe alzare... Ecco invece. per la gioia di grandi e piccini, il reame del salame. Casette di formaggio, teloni e ceste di pasta e una colorata profusione di cereali, legumi, mandorle e ortaggi per ravvivare il vicolo. Cucina italiana fatta di verdurine varie, pasta e formaggi. Una torre di carota si staglia in lontananza su una città di formaggio, mentre nel cielo fluttuano mongolfiere variopinte di frutta mista (c'è anche un aglio solitario) e legumi. Ad incorniciare il ridente paesaggio alberi di broccoli, rocce di patate, campi di mais, zucchine, asparagi e cereali... una menzione speciale ai comixiani che trovano altri ingredienti! Pane e formaggio in quantità per un paesaggio in cui, se non ci sono caprette che "ti fanno ciao" perlomeno i monti potrebbero sorridere, spalmati di nutella... Placide onde di salmone affumicato, scogli di patate e pane con sbuffetti di prezzemolo, un baccello che naviga solitario verso l'orizzonte incorniciato da quelle che potrebbero essere fronde di finocchio... che tramonto! Ed ecco il genio all'opera! Slurp!

15

8180

0

Rappaz

Usa l'Inventaparole e stravolgi il senso e i sensi! Ti sei rotto dei soliti dialoghi, dei classici e delle frasi fatte? Usa il nostro generatore di parole e di divertimento! Puoi provare anche Delfino Curioso e i titoli dei Cartoni Giapponesi Qui per te i nomi più improbabili di rapper, non si sa mai che possano ispirare qualcuno...

12

5750

0

Lo studente che abita lontano

Una delle figure più commoventi delle nostre scuole, degna del libro “Cuore”, è lo “studente che abita lontano”. Per colpa di un destino infido e bastardo, tale esemplare umano risiede in un comune lontanissimo dall’istituto che frequenta. Attenzione: stiamo parlando di località maledette, esattamente equidistanti da qualsiasi grosso centro che ospiti la scuola superiore di riferimento. Esempio: uno studente emiliano che appartenga a questa specie, si troverà ad abitare in un paesucolo che è l’esatto crocevia tra Reggio Emilia, Modena e Ferrara. Dunque, qualsiasi città scelga per andare a scuola, il tapino dovrà in ogni caso sorbirsi, tutti i giorni, un viaggetto d’andata e ritorno di un centinaio di km!! Vediamo in dettaglio come si svolge la giornata dello “studente che abita lontano”, che d’ora in poi, per comodità, chiameremo “SCAL”. Per poter essere in classe alle 8, lo SCAL è costretto ad alzarsi ad un orario spaventoso: le 5 !!Una sveglia dal trillo malefico e rumorosissimo lo strappa dal sonno in fase Rem per piombarlo direttamente all’inferno. Sebbene in stato di totale coma cerebrale, lo sciagurato deve infatti muoversi, e alla svelta!Si butta giù dal letto, si piomba in bagno, si getta secchiate d’acqua gelida in faccia e sotto le ascelle, si veste a casaccio, salta la colazione o ingurgita "quel che c’è"(merendina, pane raffermo, coscia di pollo in frigo, dentiera del nonno), infila lo zaino e si scaraventa fuori casa. Attorno a lui, il nulla. O meglio: il buio, il vento gelido e branchi di lupi ululanti. Con una biciclettata infartuante raggiunge alle 5.30 il bus o il treno che stanno per partire. Sale. Stremato, si accascia sul sedile. Lungo il tragitto di una cinquantina di km, lo SCAL alterna due attività: 1) un dormiveglia scomodo e angosciantissimo, pieno zeppo di sogni orribili tipo: il preside che gli mangia le dita, un rapporto amoroso con la 85enne prof di matematica, il dramma di essere incastrato in un water (sogni che, chiaramente, sono un mix di ansia studentesca e dolore fisico legato alla posizione trapezoidale assunta sul sedile del mezzo di trasporto); 2) il ripasso svogliato, moralmente obbligatorio ma assolutamente inutile, delle materie studiate da cani il giorno prima, in cui spera con tutto il cuore di non essere interrogato. Finalmente, dopo circa un secolo, lo SCAL arriva in stazione. Ora, è vero che il bus o il treno hanno fatto il tragitto con la lentezza di una diligenza del west , ma è anche vero che adesso sono solo le 6.45, e manca più di un’ora all’inizio delle lezioni! Lo SCAL, dunque, si concede una brioche al bar, per poi avviarsi a piedi verso la scuola, che raggiunge in un quarto d’ora. Tutto intirizzito, sui gradini d’ingresso dell’istituto, assieme agli zombi “che vengono da lontano” come lui, il triste studente attende che il bidello si alzi, vada al cesso, faccia una lauta colazione e finalmente venga ad aprire il portone. Alle 7.40 lo SCAL può entrare a scuola. Dopo una decina di minuti inizia ad arrivare il resto della fauna studentesca. Alle 8 cominciano le lezioni. Durante la mattinata lo SCAL non è diverso dagli altri studenti, a parte il fatto di essere vittima di colpi di sonno mortali e stati di devastazione fisica tipo reduce del Vietnam. Alla fine delle lezioni lo SCAL si avvia verso la stazione. Attende il mezzo che lo riporterà al suo paesucolo sperduto, parte, si fa un’altra oretta di viaggio e finalmente arriva. Alle 14.30 può entrare in casa. La madre lo saluta affettuosa, per poi aggiungere le seguenti parole: "Com’è andata? Il pranzo è sul fornello, è solo da scaldare. Mi raccomando non fare troppe briciole, che ho appena pulito per terra!". Così, mesto, lo SCAL riscalda i cibi avanzati dai famigliari, e tutto solo si mette a mangiare davanti alla Tv. Dopodiché, stanchissimo, opta per un sonnellino. Nelle ore che rimangono del pomeriggio, fa i compiti. Dopo cena, se non è costretto ancora a studiare, vive un dramma micidiale: vorrebbe vedersi il fantastico film che danno in Tv, ma sa anche che se non se ne va a letto presto il giorno dopo creperà di sonno. "Beh, dai, ancora un quarto d’ora", continua a ripetersi. Alla fine, di quarto d’ora in quarto d’ora, andrà a letto a mezzanotte, alla fine del film, senza però esserselo gustato con tranquillità. Infilatosi sotto le coperte, crolla in un nanosecondo. E’ meglio che riposi, perché il giorno dopo, l’inferno lo attende di nuovo… E tu, che ne dici? Sei anche tu uno SCAL?

130

13153

0

L’illusione del Drago

Lo abbiamo fatto anche noi a Comix! Dedicata a tutti i comixiani in vena di cimentarsi in un veloce art attack di grande soddisfazione, ecco un'illusione ottica che vi farà girare in tondo per un bel pò e che farà dubitare della vostra salute mentale chiunque dovesse sorprendervi mentre gironzorellate con un occhio coperto intorno alla vostra scrivania! Il simpatico draghetto di carta, che potete scaricare qui sotto secondo il colore che vi piace di più, va stampato, tagliuzzato e piegato seguendo attentamente le semplici istruzioni che troverete scritte intorno al draghetto stesso (se invece vi deprime l'idea di tradurre dall'inglese, vi forniamo un filmato illuminante). Una volta che avrete completato la costruzione del vostro capolavoro draghiforme, guardandolo a una certa distanza con un occhio solo, vi sembrerà che il cosetto segua i vostri spostamenti muovendo la testa! (In realtà funzione anche se da lontano lo si guarda con tutte e due gli occhi, ma coprendone uno l'effetto è immediato!)Provare per credere!

15

9074

0

Cartoni giapponesi

Usa l'Inventaparole e stravolgi il senso e i sensi! Ti sei rotto dei soliti dialoghi, dei classici e delle frasi fatte? Usa il nostro generatore di parole e di divertimento! Comincia con il Delfino Goloso e i Cartoni animati giapponesi. Provare per ridere!

5

7763

0

Il Primo Bacio

Okay, lo sappiamo solo voi, io, i vostri genitori, i vostri amici e gli amici dei vostri amici. Non fatene parola con nessun altro. Ebbene sì, non avete ancora dato il vostro primo bacio! L’idea vi solletica, sarebbe anche ora di un po’ di sano slurp yum, e però siete terrorizzati. Quando si bacia, che si deve fare?Questa prima lezione servirà a farvi capire che esistono vari tipi di bacio. E che ad ognuno corrisponde una specifica reazione. 1) Il bacione – è quel grosso smack che ti danno su una guancia i parenti vecchi e bavosi che non vedi da dieci anni. Come agire: sorrisetto di circostanza e fuga in bagno per lavarsi la faccia. 2) Il bacio da film – bello a vedersi, ma scomodissimo da praticare: deve essere dato su un solo lato della bocca, al rallentatore e preferibilmente in sella a un cavallo che si allontana al rosso del tramonto. Per non parlare della melensa musica di sottofondo, che va bene un po’, ma alla lunga ti fa venire due balle alla zuava! Da evitare. 3) Il bacetto romantico – delicato, emozionato, sfiorante. Poca roba di per sé. Però, questo semplice e veloce gesto, soprattutto se dato per la prima volta, è l’unico in grado di provocare le seguenti conseguenze: pezzamento dell’ascella, sentimento di onnipotenza (ce l’ho fatta, ce l’ho fatta!!) e delirio allucinatorio. Dopo il bacetto il vostro lui vi apparirà circonfuso da una luce mistica, più bello di Riccardo Scamarcio. La vostra lei farà scomparire Angelina Jolie. Godetevi il momento, perché poco a poco le visioni svaniranno, e il vostro partner tornerà ad essere l’elfo butterato che è sempre stato. 4) La pomiciata – o limonata, rappresenta la vera passione: ovvero, un intrecciarsi viscido e salivoso di lingue che si attorcigliano su e giù e di qua e di là e a destra e a sinistra e adesso guido io e poi guida tu e ora aspetta che prendo fiato ecco l’ho preso torniamo in apnea e dai e dai. Detta così, parrebbe una schifezza microbica, invece…Attenzione, una sola precauzione: prima di pomiciare mangiate in modo leggero, evitando aglio, cipolle, verze, peperoni, cinghiali in agrodolce e topi in salmì. Anche conoscere i gusti culinari del proprio “baciatore” è fondamentale, per evitare di incappare in brutte sorprese: un alito all’aroma di quattro formaggi può avere un effetto destabilizzante per l’intera vita! Qualcuno conosce altri tipi di bacio…?!

148

22326

0

Occhio a Pinocchio! La classifica…

Pinocchio non è più un burattino di legno, oramai è 'n'omo!E' andato a vivere da solo e ha ribaltato tutti i luoghi comuni della celebre favola.Armato di skateboard e di martello le dà di santa ragione alla Fata Turchina e al Grillo Parlante, mentre si trova alla grande con gli ex nemici Mangiafuoco e la coppia del Gatto e la Volpe... Ed ecco i primi eroici classificati! Grilli da randellare, fatine da schivare, Comix da arraffare: Pinocchio per arrivare alla fine del percorso è parecchio impegnato! Ecco la classifica dei primi dieci valorosi che hanno accumulato più punti completando il gioco, ma la gara è ancora aperta, cosa aspettate? Non vorrete farvi spaventare da un grilluccio verde saltellante e da una fatina azzurra che sembra un bignè, vero?! Intervista al campionissimo! Allora, cari comixiani e comixiane, lil fatto è questo: il giochino di Comix, quello con Pinocchio che mena la fata Turchina ha trovato un solo e magnifico imperatore. Si chiama Luke. Mentre la media dei giocatori porta a casa 400-500 punti, Luke ha totalizzato più di 14.000 punti. Pazzesco, vero?Dopo aver escluso che si tratti di un alieno o del fratello dell'installatore del gioco, la redazione di Comix ha deciso di intervistarlo per capire dove sta il trucco e per apprendere i suoi segreti. 1 - Luke, confessa, di cognome fai Skywalker? Solo con la "forza" puoi ottenere un risultato così stellare. 2 - Allora sei il figlio di Steve Jobs e per il tuo compleanno ti ha regalato un sistema di hackeraggio per truccare i risultati dei videogames?3 - Vabbè. Allora, dicci come fai. O magari vuoi pubblicare un pratico corso in quindici lezioni con dvd allegato? 4 - E dai qualche consiglio a tutti gli altri comixiani: sei diventato un mito. 5 - La tua ex che ti ha mollato assomiglia tanto alla Fata Turchina e ti piace da pazzi menarla?

69

11879

0

Vita e Habitat degli studenti

(DOCUMENTARIO A CURA DELL’ISTITUTOGEOGRAFICO-ANTROPOLOGICO COMIXIANO DI RICERCA) La scuola è una società divisa in classi e gli studenti sono animali che vivono in banchi. Tali banchi, manufatti in ferro e truciolato molto simili a strettissimi seggioloni per poppanti, sono utilizzati ancora oggi sebbene risalenti ad epoche remote (probabilmente il neolitico). Sopra il ripiano di ogni banco si possono apprezzare incisioni rupestri di grande valore storico-culturale: simboli fallici, cuori trafitti, inusuali rituali d’accoppiamento, formule matematiche, codici decifrabili (T.V.T.B.,3MSC) o ancora sconosciuti agli studiosi (T.V.T.B.A.S.P.C.U.F.D.P., presumibilmente “Ti voglio tanto bene anche se puzzi come una forma di pecorino”) E’ invece rischiosissimo, e a volte mortale, mettere una mano “sotto” il ripiano del banco. Infatti, appoggiati o appiccicati, si possono ritrovare reperti infettivi quali: - chewing-gum fossili - chewing-gum ancora mollicci masticati da ignoti- fazzoletti di carta (usati)- carta igienica (usata)- una brioche con data di scadenza “febbraio 1941”- DNA di dinosauro- un pipistrello morto (forse) Principale luogo di forzata aggregazione, per gli studenti, è l’aula: un habitat che procura ai giovani esemplari della specie umana una forma di foto-allergia e scompensi alla vista. La luce del sole entra infatti nelle aule attraverso vetri smerigliati. Smerigliati dalla polvere e dalla sporcizia. L’illuminazione fioca, resa ulteriormente innaturale dalle lampade al neon, procura agli studenti sonnambulismo e una sorta di semi-cecità: come i pipistrelli, i ragazzi riescono fortunatamente a muoversi nell’ambiente grazie allo sviluppo di sensi-radar. Sensi radar che a volte tornano utili per evitare l’attacco del maleodorante branco dominante: “il corpo docente”. Agli ordini di un feroce capo predatore generalmente vestito da pagliaccio, “il preside”, e assistito da sgherri spesso doppiogiochisti (“i bidelli”), il corpo docente ha un unico scopo: fare scempio degli studenti. Emblema di questo malvagio gruppo animale è la cattedra, sopra la quale troneggiano due simboli della nostra cultura: la religione e lo stato. Ovvero, un crocifisso e la foto del presidente della repubblica (a volte ci si mette un po’ ad aggiornarsi, in alcune scuole c’è ancora Pertini). In fondo all’aula, nell’armadio, reclusi come prigionieri, agonizzano i “vocabolari”. Anche in questo caso le scuole fanno spesso fatica a stare al passo coi tempi. Non è raro, infatti, imbattersi in tomi non proprio recentissimi, recanti la seguente intestazione “Vocabulario de la lengua italica (editione Zanechelli, anno Mille et cinquecentum)”. Per ritemprarsi dalle vessazioni del corpo docente, e per espletare le naturali incombenze fisiologiche, gli studenti si danno ritrovo in un particolare ambiente: il cesso. La parola “cesso” è stata coniata assieme alla scuola. Prima esistevano solo i termini “bagno” e “toilette”. Definizioni troppo gentili per gli orrendi tuguri e le spaventose turche che infestano i nostri istituti. Malgrado l’aspetto, i cessi sono, come detto, dei gettonatissimi luoghi di ritrovo. Le femmine non vi si recano se non accompagnate da una/due/tre loro simili, mentre i maschi, per dare un tocco di bellezza, sono soliti apportare modifiche all’intero ambiente. Da segnalare in particolare, come tocchi d’arredamento, le impronte delle scarpe sul soffitto e i soavi affreschi di volatili sui muri. L’istituto geografico-archeologico comixiano di ricerca vi dà appuntamento alla prossima puntata.

79

10760

0

l'unica newsletter che non ti terrà aggiornato su nulla.
promesso.

© 2024 Franco Cosimo Panini Editore S.p.A. • scuola.francopanini.itPRIVACY