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ClasseKombat

Ne rimarrà uno soltanto... (ma quanto sono stupidi?)

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Pazza Napoli

Comixiani di tutto il mondo, oggi siamo in tema di confessioni: a noi Napoli ce piace assai ! Perché è bella. Perché ha dato i natali a Totò, Troisi e Alessandro Siani. Perché si mangia da urlo. E poi perché la città più divertente del mondo. Le foto che vedete qui lo dimostrano senza tema di smentita. Sono state scattate da Dario e Sergio Assisi (quel gran bonazzo della fiction Capri, quello che sta con la Pession) e raccolte in un libro dal titolo Pazza Napoli. E, vi possiamo garantire che, pur venendo da Napoli, sono tutte vere! Fatevi il vostro viaggio virtuale grazie a Comix: la munnezza passerà, Napoli resta . Nell'attesa... Auto ecologica. Panni quotidiani In caso di diluvio Qua non si vende manco 'na camicia Repetita non juvant. Scooter familiare. Il genio del parcheggio. Tintarella a pois. Semaforo per nani. Pit-stop. . . Si apre alle 16. Stenditoio corazzato. Porci con gli occhiali Raccolta differenziata. Vietnam napoletano. Semaforo sensibile. Divieto di sosta. Ronde ecologiche. La pubblicità è l’anima del commercio. Schema 3-3-3-1. Hai visto mai che si bagni .. . Semaforo tropicale. Stairway to heaven. Amore eterno. Appartamento fronte strada. Saluti da Napoli.

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Non passano mai! (Le ore di lezione)

Nell'arco dell'intera mattinata i comportamenti, la soglia d'attenzione e i riflessi variano a seconda dell'ora in cui i ragazzi si trovano a subire la lezione. Stati d'animo incredibilmente divergenti fra loro si alternano durante le 5/6 ore di scuola nell'animo dello studente. La sua condizione è per certi versi accomunabile a forme di squilibrio isterico che colpiscono i carcerati. 1a ORA Dopo circa dieci minuti passati in stato di reale attenzione, grazie forse alle simpatiche e gradevoli brezze invernali che gli hanno sciabolato la faccia durante il tragitto a piedi, in bici o in motorino, lo studente viene all'improvviso colpito da una botta di sonno micidiale. Una vera e propria clavata sulla nuca inizia a fargli ciondolare paurosamente il capo. Gli occhi prendono a chiudersi senza più rispondere ai dettami del cervello. Le parole dell'insegnante si fanno sorde, lontane, confuse. Dolci allucinazioni fanno apparire la cattedra come un materasso, e il professore sorridente saluta in pigiama e cuffietta da notte. Chi sta prendendo appunti non riesce più a controllare mano e braccio, che scivolano da soli verso scritture in stile “encefalogramma piatto”. Non c'è niente da fare: è la catalessi. Il giovane, ormai in stato di morte apparente, lotta con se stesso, invano. Chi si trova in posizioni defilate e “coperte” decide di appoggiare la testa sul banco o, più dignitosamente, riesce a raggiungere un equilibrio quasi stabile perennemente in bilico fra sonno e veglia. I poveri tapini in vista, invece, con l'esperienza imparano a dormire a occhi aperti. Alcuni riescono anche ad annuire quasi a tono. Danni psichici permanenti mineranno la loro maturità. N.B.: Tutti coloro che hanno affrontato il tragitto casa-scuola in autobus, pullman o treno, alzandosi a spaventosi orari antelucani, non conoscono momenti di veglia. Hanno appreso a vestirsi, a fare lo zaino e ad abbandonare la loro abitazione durante il letargo. Sono sonnambuli efficienti. Si svegliano alla 2° ora. 2a ORA Molti si destano, altri no. C'è chi inizia a trovare la forza di ridere e scherzare col vicino. Qualche pazzo secchione insopportabile, effettivamente nel pieno delle proprie facoltà, si dimostra attento e magari pone domande all'insegnante. Vade retro, Satana ! 3a ORA Il calo degli zuccheri inizia a farsi sentire. Sotto il banco comincia la silenziosa e furtiva divisione dei pani e dei pesci. Tozzi di schiacciate e brioche saltano nelle bocche degli studenti, che per non farsi vedere dal professore si mettono a masticare con lentezza estenuante. Lo sventurato che proprio durante queste faticose ingestioni venga interpellato dall'insegnante è costretto a deglutire giganteschi e acuminati boli alimentari. Lacrime di dolore gli spuntano dagli occhi arrossati. Poco prima del suono della campanella che segnala la ricreazione, alcune ragazze chiedono misteriosamente di uscire. Meta: il cesso, luogo in cui truccarsi con calma per apparire più belle davanti all'intera platea maschile, o al playboy della classe attigua. 4a ORA Dopo la ricreazione, i giovani reclusi, ormai immersi nei concetti di “pausa” e “relax”, si mettono a organizzare tornei ludici. Carte, battaglie navali, tris e forza 4 i giochi più gettonati. Affiorano i primi chiari segni di stanchezza. 5a ORA La stanchezza diventa devastazione. Col capo reclinato e due lontre putrefatte sotto le ascelle, lo studente si dedica a un'unica attività: fare lo zaino. Lentamente, precisamente, inesorabilmente. Il suono della campanella, agognato durante la precedente mezz'ora con ripetute e nevrotiche occhiate all'orologio, viene accolto come lo sparo di uno starter. La classe si dilegua in poche frazioni di secondo. A nulla vale la solita, cretina richiesta dell'insegnante: "Fatemi almeno finire la frase!”. P.S.1: Esiste anche la 6a ora. Parrebbe ultramortale, ma non è così. La riduzione delle ore precedenti a 45/50 minuti fa sì che venga alterato ogni equilibrio biologico. La giornata sembra a volte essere più veloce. I professori, oppressi dai pochi minuti a disposizione, diventano quasi umani: dichiarano di non aver abbastanza tempo per interrogare e dunque, vabbé, per quel giorno si limiteranno ad andare avanti col programma.

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Cosa diavolo ci tocca studiare?!? (Le materie)

Le materie d'insegnamento: qual è la loro profonda, reale, natura? Hanno una qualche utilità? Perché bisogna studiarle? Sono domande che tutti ci siamo posti almeno sei milioni di volte nella vita. FILOSOFIA Da Pitagora in poi, vani, astrusi e affannosi tentativi di giustificare la predisposizione dei pensatori a farsi le pippe. ITALIANO I temi: da “Il mio pesciolino rosso” della prima elementare a “L'opera del Coco, che segna il tramonto della storiografia illuministica e l'inizio di una interpretazione vichiana della storia, è un alto contributo alla causa nazionale”, titolo di maturità, la condanna di dover scrivere cose di cui non si sa assolutamente un c****. MATEMATICA Ma diciamoci la verità: chi va in giro a costruire quadrati sull'ipotenusa? SCIENZE È la sola materia che ti tormenterà a vita con un drammatico dubbio: “scienze” si scrive con la i o senza? FRANCESE/INGLESE/TEDESCO Lingue magiche in grado di trasformarsi in terra straniera in un unico gesticolante idioma indiano – pellerossa: HAM = mangiare RONF = dormire AUGH = copulare GRECO ANTICO C'è chi dice che sia una materia utile per aprire la mente. Io so solo che una prof. di mia conoscenza, in gita ad Atene, cercò di comunicare con un bisunto ristoratore baffuto esprimendosi in tale aulico e arcaico linguaggio. Come andare a Roma a parlare in latino con un capo ultras. Una mente più aperta di così! LATINO È la lingua con la quale i Romani si rivolgevano ad Asterix e Obelix. Prendendo mazzuolate in testa. INFORMATICA Super Mario Bros., il solitario di windows, Tomb Raider. Internet? Vu vu vu supertette punto com. Qualcuno conosce altre applicazioni? STORIA Sottolinea, riassumi, schematizza, sintetizza. Alla fine potrai dire a memoria senza indecisioni: Neanderthal, Tutankhamon, Leonida, Cesare, Carlo Magno, Gengis Khan, Lutero, Louis XIV, Napoleon, Garibaldi, Cavour. Ci sono troppi stranieri nel nostro campionato. GEOGRAFIA Non mi interessa, grazie, ho già le guide del Touring. MUSICA Grazie allo sbausciante flauto (o piffero o zufolo) delle medie, la odi per tutta la vita. GINNASTICA Pratica subdola atta solamente a decomporre le ascelle degli studenti. I maschi, generalmente, si divertono praticando sport. Alle femmine, invece, tocca sorbirsi stupidissime danze ritmiche con l'utilizzo di nastrini da majorette e sottofondo di tamburi. Parte delle suddette ragazze, tuttavia, è solita vendicarsi utilizzando per tutto l'anno i medesimi indumenti ginnici, custoditi di settimana in settimana all'interno di zainetti rinchiusi nell'armadietto della classe. Da tali abiti, spesso, si procreano spontaneamente spore, muffe, funghi, gas ed esseri semoventi simili a Godzilla, da utilizzare nelle applicazioni pratiche delle ore di scienze. PS1: Com'è bello fare ginnastica all aprima ora, sudare con un eschimese in Congo e tornare in classe senza aver fatto la doccia! PS2: Qualcuno ha capito a cosa serve la palla medica? RELIGIONE Ma almeno il Papa, a scuola, studiava religione? DISEGNO:

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FANTA calcio

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Gli LP più orrendi della storia

Hanno vinto l'oscar delle copertine più brutte mai comparse sul pianeta.

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PASSAGGIO IN INDIA

Problemi di traffico? Difficoltà di trasporto? Ecco i nuovi modelli made in Asia.

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Congela il tempo!

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Driiiinnn! (La ricreazione)

La ricreazione svela drammi esistenziali e noie fisiologiche dei propri compagni di classe. I copiatori dilettanti, ad esempio, si barricano in aula a copiare o studiare con foga squilibrata, velocità supersonica e lingua penzolona. Tutti gli altri escono, fra cui naturalmente i copiatori provetti, che già hanno compiuto i loro imbrogli durante le prime ore di lezione. I “semi-incontinenti” scompaiono, andando ad ammassarsi nei lontanissimi e nauseabondi cessi. Mentre gli pseudo playboy si sparpagliano per prodursi in tentativi d'abbordaggio, Belle, Nobili, Finte nobili, Civette e Peripatetiche se ne vanno in cortile a farsi un tiro, riunendosi in consorterie massoniche con membri dell'alta società. Ci sono poi gli Svenevoli per mancanza di cibo, ovvero orchi mitologici che al suono della campanella estraggono dallo zaino un imballaggio artigianale di quattro kg, contenente digeribilissime specialità gastronomiche regionali: focacce imbottite, thermos di cappelletti in brodo, lasagne Agip, fritti misti Enimont. Gli Sbadati sono quelli che non si sono portati la merenda da casa, onde per cui son costretti a dissipare i dieci minuti d'aria accalcati in atroci assembramenti davanti al distributore automatico di merendine. Suggerimenti per rallegrare la ricreazione 1) Apparecchiare il proprio banco con tovaglia di fiandra, candeliere, posate d'argento. Degustare caviale, riso al nero di seppia, escargot à la lyonnaise. Annaffiare il tutto con Dom Perignon dell'82. 2) Sorprendere il prof. di musica mentre, in ritirata, intona l'Aida, petando. 3) Proporre al prof. di religione una gara di bestemmie. 4) Travestirsi da uomo-pipistrello e sfrecciare lungo il corridoio cantando a ripetizione: “Nan-nana-nana... Batmaaan!” 5) Incontrando il preside, strizzargli l'occhio, dargli una pacca sulla spalla e salutarlo dicendogli: “Ciao vecchio!” 6) Chiudere a chiave nell'aula insegnanti una torma di professori incontinenti. 7) Colloquiare amabilmente con la prof. di italiano esibendo un tafano che vi entra e vi esce dalle narici. 8) Al rientro in aula, indossare un mascherone triste da tragedia greca. Special sulle merendine Le merendine dispensate dai distributori automatici delle scuole meritano un discorso a parte. Trattasi infatti di ignobili cloni, dal sapore imbarazzante e dal nome truffaldino richiamante marche di ben altra qualità: wafer giurassici battezzati “Sloacker”, biscotti raffermi alla merdovaniglia definiti “Gringo”, stregoneschi intrugli latte e cioccolata nominati “Ciocodiarreapiù”. Gli Svenevoli e gli Sbadati riescono comunque a riunirsi, verso la fine dell'intervallo, in svariati gruppuscoli, costituendo i cosiddetti compagni di merende. A loro si aggiungono gli ScrocconI che, o hanno raccolto con elemosine prive di dignità le monete necessarie per il distributore, o sbocconcellano qua e là, senza ordine culinario, cioccolata, capitoni, panini al prosciutto e cochecole. Ultimi, rimangono tristi i Reietti che, spesso appoggiati al termosifone, se ne stanno tutti soli e timidissimi, con un'espressione commovente, a piluccare lenti malinconici nutrimenti.

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Vai col pigiama party (La gita)

Agognato traguardo di qualsiasi classe, la gita si compone di diverse fasi, tutte di sfibrante intensità... L'ORGANIZZAZIONE Organizzare la gita è difficilissimo. Dopo essersi accordati con una classe amica che voglia condividere l'esperienza godereccia, e dopo aver convinto il preside che il luogo prescelto rappresenta una meta di alto valore artistico e culturale, è necessario trovare i professori accompagnatori in numero di uno ogni quindici studenti. Tutti i professori negano categoricamente la loro disponibilità, tranne: A) l'insegnante di religione; B) la vecchia, terribile, professoressa zitella; C) gli insegnanti di qualsiasi materia, fra loro amanti, felici di trascorrere sereni notti di fuoco. A questo punto, quando il più sembra fatto, qualche compagno tapino, a tradimento, dichiara che, lui, in gita non ci viene: (“Costa troppo”, “Non mi va perché mi siete antipatici”, “Io quella città l'ho già vista per il matrimonio di mio cugino”). Per legge, non può mancare un numero di studenti superiore al 10% dell'intera classe. Sennò la gita salta. Naturalmente, dalla notte dei tempi, è pacifico che, in una classe di 20 elementi, saranno sempre 3 quelli che non possono andare, e sempre 4 in una classe di 30. In questi casi, si ricorre a un vecchio trucco: costringere sotto tortura almeno uno dei traditori a pagare la sua caparra, facendogli dire pubblicamente di essere dei vostri. Il giorno della partenza, purtroppo, non sarà presente, perché improvvisamente ammalatosi la sera prima. La caparra gli verrà restituita. La classe invece, ormai già sul pullman, può partire! IL VIAGGIO È quasi inutile ricordare che, sul pullman, i ragazzi si posizionano nel seguente modo: Davanti: gli “sfigati”, che si giustificano accampando la solita vecchissima scusa del senso di nausea provocato dall'automezzo. Frase di rito: “...se vado dietro, vomito!”. In fondo: spigliati, casinisti, trombaioli, chitarrati, eretici. In mezzo: tutti coloro che volevano andare in fondo ma sono arrivati tardi e hanno perso il posto. DI GIORNO Il giorno è dedicato alla visita del luogo prescelto: musei, piazze, bellezze architettoniche. Si approfondisce la conoscenza dei ragazzi dell'altra classe, si gettano le prime basi per la serata e la nottata. LA CENA Caratteristica degli alberghi ospitanti le comitive studentesche è quella di offrire pasti dal sapore e dal menù quantomeno bizzarri: non è raro che, in gita a Napoli, vengano serviti polenta e osei, così come, in Valle D'Aosta, sarà possibile gustare spaghetti allo scoglio e capitone in umido. LA NOTTE A questo punto, finalmente insieme, attuffati nelle stesse minuscole stanze, maschioni e donzelle danno vita ai cosiddetti Pigiama Party. In tali occasioni, timide e insospettabili compagne di classe, col favore del discinto abbigliamento notturno, lasciano intuire sconosciute e impreviste doti quali tette sode e culi perfetti. Lasciandosi andare a moti di divertimento e felicità, le fanciulle prendono spesso a saltare sul letto, scatenando nei compagni inquietantissimi sudori, affanni, indurimenti. Nascono simpatie e storie d'amore. Si crea un'atmosfera raramente ripetibile nel corso dell'intera vita. A volte, il momento magico viene interrotto nello sventuratissimo caso in cui la zitellona di sorveglianza bussi alla porta e pretenda di entrare. I masculi, immediatamente, dovranno correre ai ripari, nascondendosi sotto il letto, nell'armadio o nella doccia con tendina. Più fortunati quelli con i capelli lunghi: per loro sarà sufficiente tenere una mano sopra i baffi, fingendo di essere una sconosciuta ragazza dell'altra classe. Da non dimenticare un'ultima scocciatura, il telefono a circuito interno che squilla ogni tre minuti: sono i compagni sfigati, chiusi nelle loro camerette, che reclamano un po' di attenzione e di compagnia, e che ammoniscono gli amici, ricordando loro di andare subito a letto, che domani ci sarà da stancarsi!Ignorateli. LA MATTINA SUCCESSIVA ALLA NOTTE Salto della colazione. Occhiaione. Occhiali a specchio. Deambulazione da zombi. Limitata capacità d'attenzione. Indignata riprovazione di professori e tapini sfigatelli, pronti a ripetere in coro: “Chissà cosa avete fatto, questa notte!?”. IL RITORNO Durante il viaggio di ritorno, in pullman, gli studenti si sforzano in ogni modo di divertirsi, ma ormai il loro cuore è gonfio di tristezza e disperazione. Tuttavia, mentre i più fortunati hanno comunque trovato partner o pretendenti, e mentre i tapini incarogniti giurano a loro stessi che non faranno mai più una gita in tutta la vita, chi se la passa sicuramente peggio è la vecchia insegnante zitella: per nove mesi vivrà con l'angoscia di una indesiderata gravidanza gemellare di una studentessa.

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Riunioni di condominio

Tutti insieme sbracatamente, a litigare furiosamente sul rifacimento dei marciapiedi o sull'odore di fritto che filtra. Cosa ci sarà da ridere in una riunione di condominio? Eppure...

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I 25 magnifici film di Fuori Target

Momento d'oro per la meritevole rassegna di opere d'arte nostrane. Quasi scoppiando d'orgoglio segnaliamo la presenza tra i prescelti di un comixiano doc! Che il cielo dell'humour lo assista e lo sommerga di premi a pioggia! Sono oltre 200 le opere pervenute a Fuori Target, da oltre 50 città italiane, realizzate in ambito scolastico ed extrascolastico. Primi amori, storie di amicizia, di solidarietà e di passioni, ma anche bullismo, ecologia e droga. Alcuni sono il risultato di lavori scolastici, coordinati da un docente, altri sono invece produzioni indipendenti, nate semplicemente dalla volontà e dalla passione di un gruppo di amici. Il programma completo dei tre giorni di Fuori Target a Milano il 28, 29, 30 Marzo 2008, Museo della Scienza. Le 25 opere selezionate a Fuori Target 8/9 Regia: Marco Gernone, 20 anni, Accademia del cinema di Enziteto – Coop. Soc. GET, Bari Due schermi, una stessa storia. O forse, due varianti differenti della stessa, tragica storia. Amore, morte, odio, con gli occhi di un ragazzo che scopre una tragica verità. Un corto magistralmente diretto, che gioca con la narrazione per raccontare che la rabbia può nascere anche in casa propria. ACIDO – ACIDA Regia: IIIa D e IIIa G del Liceo Artistico Statale, Torino Al ritmo del classico dei “Prozac+”, una serie di immagini che interpretano lo spirito musicale del brano in modo irriverente e colorato. ANONIMI OMONIMI Regia: I.I.S.S. “N. Bobbio” – Francesco Varano, Carignano (To) Anno 2010. Una scuola futuristica ma tanto vicina alla realtà, dove gli studenti vengono divisi per categorie, devono sapere un copione a memoria e dove il merito non premia, nonostante gli sforzi. Una commedia che, giocando con i paradossi, si pone come una sottile critica al sistema scolastico. Realizzato da una classe con il contributo dei docenti. BULLMAN Regia: Diego Venezia e Walter Baroni, Centro giovani di Cornaredo, Cornaredo (MI) Una giornata qualunque. In un bus scolastico, si consuma il triste rito quotidiano di un atto di bullismo. Girato come fosse un documentario, crudele e realistico. BUON SANGUE Regia: Matteo Sorice Perché si ha paura delle droghe? Perché non ci si accorge che il pericolo è ben più vicino, ed è promosso ed approvato da media, comunicazione, televisione, pubblicità, addirittura in famiglia? Tra street-tv, mockumentary e fiction, un sincero atto d’accusa contro il perbenismo morale. DANNY GIRA Regia: Matteo Valsecchi, 20 anni, Sondrio Un giovane filemaker sta cercando di girare un film. Nel frattempo, la misteriosa scomparsa di alcune donne in un garage mette a rischio la sua più importante amicizia. Dovrà scegliere… Intima descrizione di quanto a volte le passioni più sfrenate mettano in pericolo i sentimenti più profondi. ERGO SUM Regia: Daniela Baldassarre, Accademia del Cinema di Enzite, Bari Una scena di vita quotidiana. L’estenuante attesa di un passaggio a livello che non si apre. E quell’irrefrenabile tendenza a rischiare… FERMIAMO LA VIOLENZA ALLE DONNE Regia: Istituto Statale D’Arte “ P. Toschi” – IV Classe Discipline dello Spettacolo, Parma Frutto di un laboratorio scolastico, un bel documentario che racconta la condizione delle donne, tra passato e presente. FUGGIRE DENTRO Regia: Laura Bianco, 18 anni, Milano Un corto sulla paura di sé stessi. Un ragazzo fugge per una scala… un altro lo rincorre. Eppure… potrebbero essere la stessa persona… Come raccontare un’emozione forte con pochi mezzi e tanta inventiva. IL SENSO DELLA VITA Regia: Liceo Scientifico Statale “P. S. Mancini”, Avellino Gli interrogativi di un ragazzo di 20 anni, le crisi interiori, gli amici e i nemici, gli amori… Tutto raccontato con profondità e passione. MASCHERE Regia: Gabriele Cecconi, Prato Il più figo della classe e la più sveglia fanno sfoggio delle loro conquiste, ma tutto è registrato, duplicato… Il copione dei mille grandi fratelli televisivi è diventato l’unico modo per comunicare i sentimenti. MISSION FIRE II: VIRUS ATTACK (DIRECTOR’S CUT) Regia: Andrea Belisario ed Elia Petrogalli, 15 anni, Camparada (Mi) La minaccia di un virus letale incombe su Detroit. Un ex agente dei servizi segreti è chiamato a fare i conti col suo passato. La missione più pericolosa della sua vita lo farà riflettere. Ambientato a Los Angeles, Miami, Detroit. Ma in realtà girato tra Camparada e le torri bianche di Vimercate. Una spy-story esilarante, girata per gioco, dal ritmo impareggiabile. MURALESPERATE Regia: Classe XI Arte Istituto d’Arte “R. Steiner”, Milano Documentazione di un viaggio. Una classe di un liceo artistico milanese in un villaggio della Sardegna da’ sfogo alla propria creatività, dipingendo le bianche pareti di case, piazze e stradine. Un’esaltazione dell’estro artistico, in un luogo suggestivo e misterioso. OPERAZIONE BOSS: IL RITORNO Regia: Gianmarco Menga, 20 anni, L’Aquila Quando una serie di tragici delitti si verificano nella ex villa del boss i due detective Alex e Mark devono indagare per scoprire il colpevole e si trovano di nuovo nella morsa dell’associazione criminale che, in precedenza, avevano ostacolato. Seguito di “Operazione Boss”, acclamato alla prima edizione di Fuori Target, un gangster-movie all’abruzzese, convulso, divertente e divertito. OPTIONAL LIFE Regia: Simone Rabassini, 20 anni, Pieve di Compito (Lu) La pubblicità è un semplice optional che accompagna la nostra vita o è qualcosa di più? Tra finti spot pubblicitari e sanguinolenti talk-show, un viaggio affascinante all’interno del mondo della comunicazione televisiva. ORDINARY LIFE Regia: Manuel Giordano, Associazione Culturale Immagina, Leinì (To) Una vita preconfezionata, organizzata, calcolata al millimetro. Ma siamo sicuri che siamo noi i padroni della nostra vita? PRO Regia: Guido Rizzo Cavadi, 19 anni, Palermo Un accanito video-giocatore si trova risucchiato nel peggiore dei suoi incubi. Oscura e minacciosa riflessione sulla dipendenza e sull’alienazione dal video. REAGISCI ALLA VIOLENZA Regia:Italia Furlan, 18 anni, Pietra ligure (Sv) Schietto e sincero ritratto di una tragedia che si vuole nascondere. SCIACQUONE DI COSCIENZA Regia: Michele Vicenti, 16 anni, Altamura (Ba) Uno strano personaggio accende la tv. Parte il videoclip dei “The Demential Team”. Un video davvero demenziale, eppure incredibilmente corrosivo. Il video più hip hop della selezione. TASTE THE DAY Regia: Marta Corradi, 20 anni, Imperia La vita è sognante. La vita è irta di ostacoli. La vita è incerta. Scriveva Emily Dickinson: “Life – Is what we make of it”… L’importante è scegliere la propria traiettoria. E gustarsi il giorno... THE GOOD NEIGHBOURHOOD Regia: Gianluca Argentero, 18 anni, Torino Jack e Maggie si trasferiscono nella loro nuova casa nelle campagne del Connecticut. Ma i vicini tramano qualcosa di oscuro… Una rivisitazione in chiave ironica del genere thriller. Con una sceneggiatura di ferro. T.O.M. Regia: Denis Alfano, 20 anni, Torino “Hai sentito di Tom? Tom che se n’è andato via…” Videoclip dolente e sofferto. Per un amico. UNTITLED Regia: Andrea Zamburlin, 20 anni, Torino L’amore per il calcio di un giovane giocatore ne mette in pericolo la vita. Di fronte al bivio, dovrà scegliere...

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