La ricreazione svela drammi esistenziali e noie fisiologiche dei propri compagni di classe.
I copiatori dilettanti, ad esempio, si barricano in aula a copiare o studiare con foga squilibrata, velocità supersonica e lingua penzolona. Tutti gli altri escono, fra cui naturalmente i copiatori provetti, che già hanno compiuto i loro imbrogli durante le prime ore di lezione.
I “semi-incontinenti” scompaiono, andando ad ammassarsi nei lontanissimi e nauseabondi cessi. Mentre gli pseudo playboy si sparpagliano per prodursi in tentativi d’abbordaggio, Belle, Nobili, Finte nobili, Civette e Peripatetiche se ne vanno in cortile a farsi un tiro, riunendosi in consorterie massoniche con membri dell’alta società. Ci sono poi gli Svenevoli per mancanza di cibo, ovvero orchi mitologici che al suono della campanella estraggono dallo zaino un imballaggio artigianale di quattro kg, contenente digeribilissime specialità gastronomiche regionali: focacce imbottite, thermos di cappelletti in brodo, lasagne Agip, fritti misti Enimont.
Gli Sbadati sono quelli che non si sono portati la merenda da casa, onde per cui son costretti a dissipare i dieci minuti d’aria accalcati in atroci assembramenti davanti al distributore automatico di merendine.
Suggerimenti per rallegrare la ricreazione
1) Apparecchiare il proprio banco con tovaglia di fiandra, candeliere, posate d’argento. Degustare caviale, riso al nero di seppia, escargot à la lyonnaise. Annaffiare il tutto con Dom Perignon dell’82.
2) Sorprendere il prof. di musica mentre, in ritirata, intona l’Aida, petando.
3) Proporre al prof. di religione una gara di bestemmie.
4) Travestirsi da uomo-pipistrello e sfrecciare lungo il corridoio cantando a ripetizione: “Nan-nana-nana… Batmaaan!”
5) Incontrando il preside, strizzargli l’occhio, dargli una pacca sulla spalla e salutarlo dicendogli: “Ciao vecchio!”
6) Chiudere a chiave nell’aula insegnanti una torma di professori incontinenti.
7) Colloquiare amabilmente con la prof. di italiano esibendo un tafano che vi entra e vi esce dalle narici.
8) Al rientro in aula, indossare un mascherone triste da tragedia greca.
Special sulle merendine
Le merendine dispensate dai distributori automatici delle scuole meritano un discorso a parte. Trattasi infatti di ignobili cloni, dal sapore imbarazzante e dal nome truffaldino richiamante marche di ben altra qualità: wafer giurassici battezzati “Sloacker”, biscotti raffermi alla merdovaniglia definiti “Gringo”, stregoneschi intrugli latte e cioccolata nominati “Ciocodiarreapiù”.
Gli Svenevoli e gli Sbadati riescono comunque a riunirsi, verso la fine dell’intervallo, in svariati gruppuscoli, costituendo i cosiddetti compagni di merende. A loro si aggiungono gli ScrocconI che, o hanno raccolto con elemosine prive di dignità le monete necessarie per il distributore, o sbocconcellano qua e là, senza ordine culinario, cioccolata, capitoni, panini al prosciutto e cochecole.
Ultimi, rimangono tristi i Reietti che, spesso appoggiati al termosifone, se ne stanno tutti soli e timidissimi, con un’espressione commovente, a piluccare lenti malinconici nutrimenti.
Ma siete dei geni! è vero!!!!!!!! però a volte basta andare alle macchinette al cambio dell’ora………… sempre che le stesse non ti freghino i soldi lasciandoti come un fesso davanti indeciso se ripeterti per 11 minuti “mi ha rubato i soldi!” o farti prendere dalla furia e prenderlo a calci…..uscendone con una sospensione e un piede fratturato………
bravi..infatti la maggiorparte delle cose so vere.. 🙂
voilat devo provarci anke io
siete grandi cmq io me la porto sempre da casa una volta mela sn scordata non ho fatto in tempo ad andare alla macchinetta una fila nn puoi capire
a scuola nostra bisogna leccare i cracker 1 a 1 e farti ben vedere dagli scrocconi di classe onde evitare di trovarsi in mano un pezzo di confezione accartocciata in mano al posto del pacchetto di ringo o snack vari….