Gustatevi questo estratto sul mondo dei libri di testo scolastici tratto dall’ultima fatica di Luciana Littizzetto.
“Certo che le case editrici valle a capire. Per dire. La questione libri di testo. Io vorrei sapere una cosa. Come è mai possibile che tutti gli anni quando inizia la scuola si ordinano i libri di testo e i libri di testo non ci sono mai. Si devono sempre aspettare per mesi. Ma io mi chiedo. Ma le case editrici di libri scolastici non lo sanno che a settembre inizia la scuola? Non è una novità di quest’anno. È dal 1800 che le scuole iniziano in autunno. Non a primavera quando sbocciano le primule o in estate durante la raccolta del fieno maggengo. A settembre. Fine. Ma stampateli prima sti benedetti libri. Aspettate fino all’ultimo per essere più sulla notizia? Capisco. Ma dipende dalla notizia. Per dire. Napoleone è morto. Ve lo dico io. Potete pubblicarlo tranquillamente. Non c’è rischio che esca dal coma. Il volume della sfera è sempre 4/3 p greca r al cubo. Sempre quello. I volumi delle sfere non sono cambiati tranne quelli delle sfere dei genitori che nella questua alla cartoleria alla ricerca del libro scolastico hanno assunto proporzioni preoccupanti. Senza contare la quantità di testi. Tre di scienze, due di storia, ben cinque di italiano. Grammatica uno, grammatica due, letteratura, epica, antologia. I bambini vanno a scuola con degli zaini pesanti come quello di Messner”.
Tratto da: “Il Pensiero Debole” di Luciana Littizzetto – Mondadori
mi dispiace correggervi ma questa è di RIVERGINATION… io di italiano ne ho 6 di inglese 3 di francese 2